progetto scoppio
progetto scoppio
Scoppio è un piccolo borgo medievale fantasma, ex frazione del comune di Acquasparta, in provincia di Terni.
I resti del villaggio si trovano lungo la strada regionale 418 che, arrampicandosi sui Monti Martiani, collega Acquasparta a Spoleto.
In bilico su uno sperone di roccia che domina la vallata circostante (da qui il nome, dal latino scopulus, scoglio), I resti di Scoppio vivono oggi tra il totale abbandono e le rare incursioni fugaci di avventurieri ed esploratori, di presenze umane e non umane che conferiscono al luogo un'identità fluida, densa di sospensioni, a tratti magica.
Il sito è stato definitivamente abbandonato intorno al 1950 a seguito dei danni causati da una serie di terremoti; scarse sono le testimonianze storiche riguardo la fondazione e i primi anni dell’insediamento originale, di cui però è ancora possibile ammirare, oltre che ai resti di una dozzina di case, parti della cinta muraria trecentesca e la piccola ma preziosa chiesa di S. Pietro.
Seguendo un estensione verticale a misura d'uomo, i passaggi gentili tra un piano e l'altro del villaggio strutturano una serie di spazi liminali. Questo agglomerato di piccoli teatri immaginari è sede di PROGETTO SCOPPIO, progetto espositivo indipendente, che ogni anno ospita a fine estate una mostra-evento collettiva della durata di un giorno. Un’azione sperimentale che scuote gentilmente il piccolo borgo dalla mattina al tramonto, ripopolando di vita le rocce e i vicoli abbandonati, ormai silenti e invasi dalla vegetazione; quasi come un’allucinazione collettiva che svanendo non lascia traccia, se non nel ricordo di chi sarà stato presente e nella documentazione fotografica.
Nato dall'ascolto del territorio ed alimentato dal desiderio di rianimare e dare nuova vita al borgo, le mostre di Progetto Scoppio si inseriscono nel reticolo di ruderi e vegetazione attraverso apparizioni site-specific, in accordo con la natura sospesa, silenziosa e futuribile del luogo, percependo l’intero panorama come display agentivo e partecipativo nei confronti delle opere con cui è chiamato a dialogare. Visioni, avvenimenti e nuove narrazioni espandono in direzioni impreviste la storia di Scoppio, ora in bilico tra l’inevitabile riassorbimento nel paesaggio geografico e la riemersione come luogo generativo.
Ph. © ROBERT ANGELO BARONE / GIORGIO BENNI
18.09.2022
scoppio terzo
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A cura di
Federico Arani con Arianna Tremolanti.
Testi e ricerca storica a cura di Nicola Sarli.